mercoledì 3 novembre 2010

BRIOCHES AL CIOCCOLATO

La ricetta che vi presentiamo è dedicata ad una ricca e deliziosa colazione a base di brioches al cioccolato. Ideale anche come merenda. L’esecuzione è di media difficoltà e richiede circa 2 ore di preparazione (è già inclusa l’ora e mezza di riposo, tra una fase e l’altra).
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Ingredienti (per 12 pezzi):
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250 gr farina
30 ml zucchero raffinato
Sale
Lievito di birra
3 uova (sbattute) + 1 uovo sbattuto per la glassa
45 ml latte tiepido
115 gr burro ammorbidito
175 gr cioccolato (a pezzetti)
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Procedimento:
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1_Versare la farina e il sale in un’ampia ciotola e mescolare con lo zucchero e il lievito. Creare un buco all’interno dell’impasto e versarvi le uova e il latte. Sbattere bene le uova con il latte, incorporando progressivamente il composto attorno, fino ad ottenere un impasto soffice. Spostare su una superficie infarinata e impastare per 5 minuti fino a che non risulta elastico, aggiungendo farina se necessario.
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2_Aggiungere il burro all’impasto, poco alla volta, facendo assorbire bene. Quando il burro è unito all’impasto, avvolgere nella pellicola e far raffreddare per 1 ora. Ungere 12 stampi per brioches su una piastra di cottura. Dividere l’impasto in 12 palline, con un buco in centro. Porre un quadratino di cioccolato all’interno del buco e richiudere l’impasto, spennellando con un pò di uovo sbattuto, se necessario.
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3_Porre le palline negli stampi e lasciar riposare al caldo (coprire con uno strofinaccio) per 30 minuti circa. Intanto, preriscaldare il forno a 200° C. Quando le brioches saranno lievitate circa del doppio, spennellarle con l’uovo sbattuto e cuocerle in forno per 20 minuti, fino a doratura. Servire tiepide.
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Consiglio: le brioches si conservano bene congelate, per più di 1 mese. Scongelare a temperatura ambiente, quindi riscaldare in forno a temperatura bassa e servire tiepide, non bollenti. Per una ricca variante servire con cioccolato fuso a strisce sulla superficie.
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IL CIOCCOLATO SI CONSERVA COSI’…

L’umidità e il caldo sono i nemici più agguerriti del cioccolato, entrambi possono causare una patina in superficie. La patina causata dal calore è il risultato di cristalli di burro di cacao che salgono in superficie e si ricristallizzano.
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Il sapore rimane invariato ma l’aspetto è rovinato. La patina causata dall’umidità è più nociva. E’ il risultato dei cristalli di zucchero che salendo in superficie, si sciolgono a contatto con l’atmosfera umida e si ricristallizzano per formare una sgradevole patina grigia. Siccome la consistenza e il gusto del cioccolato si deteriorano, il cestino dell’immondizia è il miglior luogo da riservare al cioccolato affetto da questo fenomeno.
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La temperatura ideale di conservazione è 10-15° C, leggermente più caldo del frigorifero, e l’umidità dovrebbe essere del 60/70%. Il cioccolato assorbe facilmente gli odori circostanti e dovrebbe essere conservato in un contenitore ermetico.
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TECNICHE DI DEGUSTAZIONE

E’ meglio assaggiare il cioccolato a stomaco vuoto. Se il cioccolato è stato ben conservato, avrete bisogno di un’ora perché raggiunga la temperatura raccomandata di 19-25° C.
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"Cioccolato fondente" lasciate in bocca il cioccolato, senza masticarlo per alcuni momenti per assaporare i suoi sapori e aromi primari; masticate per 5/10 volte per rilasciare gli aromi secondari. Lasciate poi che tocchi il palato per assaporare tutti i sapori. Infine godetevi i sapori persistenti in bocca
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"Cioccolato ripieno" lasciate in bocca il cioccolato, senza masticarlo per alcuni momenti per assaporare i suoi sapori e aromi primari. Masticate per 3/5 volte per mescolare il cioccolato e ripieno.. Lasciate poi che si sciolga lentamente in bocca per assaporare tutti i sapori. Godetevi poi i sapori persistenti.
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COSA BERE CON IL CIOCCOLATO

In via generale, il cioccolato e il vino non si mescolano. L’intensità persistente del cioccolato compete con l’aroma del vino e l’amarezza del cioccolato può mascherare il tannino essenziale per il sapore del vino.
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Il vino bianco o lo champagne, bevuti con il cioccolato sono una combinazione particolarmente difficile. Alla fine di un pasto, il caffè, eventualmente accompagnato da un cognac fine, un whisky o bourbon, è la scelta migliore.
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I degustatori professionisti di cioccolato credono ciecamente in un bicchiere di acqua fresca, perché non solo disseta ma pulisce anche il palato.
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COME VALUTARE LA QUALITA’ DEL CIOCCOLATO

Tutti i nostri sensi, vista, olfatto, udito, tatto e gusto, entrano in gioco quando bisogna valutare la qualità del cioccolato fondente. Vi sono diversi aspetti da considerare:
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-aspetto: il cioccolato dev’essere liscio, brillantemente lucido e di colore nero-mogano puro
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-olfatto: il cioccolato non deve avere un odore eccessivamente dolce
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-udito: il cioccolato dovrebbe essere croccante e fare un rumore netto quando viene spezzato. Se si formano delle schegge, è troppo secco; se resiste alla rottura, è troppo simile alla cera
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-tatto: il cioccolato con un’alta percentuale di burro di cacao, dovrebbe cominciare subito a sciogliersi se tenuto in mano..questo è un buon segno; in bocca dev’essere extra-levigato senza granuli e dovrebbe sciogliersi subito
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-gusto: il cioccolato contiene un caleidoscopio di sapori e aromi che continuano a svilupparsi in bocca; i sapori di base sono l’amaro con un pizzico di acidità, la dolcezza con una nota di asprezza e un tocco di salinità che aiuta a rilasciare gli aromi di cacao, ananas, banana, vaniglia e cannella.
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venerdì 29 ottobre 2010

IL CIOCCOLATO SFILA IN PASSERELLA A PARIGI, TRA DOLCEZZA, MODELLE E TURISMO

Si può credere o meno al paradiso. Ma se si è amanti del cioccolato, è necessario credere che un paradiso esista, anche se soltanto per pochi giorni all'anno. E non è nemmeno troppo difficile da raggiungere: basta prendere il treno, l'auto o l'aereo e recarsi a Viparis Porte de Versailles (Parigi), dal 28 ottobre al 1° novembre 2010.
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Il paradiso degli amanti del cioccolato, infatti, si chiama "Salon du Chocolat", e si svolge nella Capitale francese per il sedicesimo anno. Ma tradizione in questo caso fa rima con novità: la promessa è quella di trovare un salone completamente "new look". Il che non implica che si smuovano le certezze di sempre: prodotti naturali, cioccolato con etichetta e garanzia di qualità, edizioni limitate, il tutto fatto anche per essere in sintonia con il 2010, l'anno della biodiversità.
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Tra le novità di quest'anno, "Ethic and Choc", un'etichetta che darà la luce verde al cioccolato più delizioso ma anche più genuino ed ecologicamente sostenibile. E poi conferenze, dimostrazioni culinarie di maestri chef, un book-store dedicato al cioccolato, eventi speciali, la possibilità di diventare genitori di un albero di cioccolato in Perù.
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E la classica chocolate fashion parade, una dolcissima sfilata di moda che ha inaugurato l’apertura dell’evento con tante creazioni di vestiti decorati al cioccolato indossati da bellissime modelle. Un piacere oltre che per gli occhi anche per il palato…
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http://www.salon-du-chocolat.com
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IL CIOCCOLATO SCENDE IN PIAZZA AD AOSTA

Da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre Aosta diventa la capitale del cioccolato. Il variegato e gustoso mondo del cacao si presenta nelle sue molteplici forme: un tuffo nella dolcezza che coinvolgerà tutti i sensi.
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Aosta si lascia tentare dal cibo degli dei ospitando “Art&Ciocc - Il tour dei cioccolatieri”, la manifestazione che sta facendo il giro del nord Italia, promossa dall'omonima associazione e organizzata dalla società Mark Co.&Co. di Padova. Aosta ospita la terza tappa, dopo Sassuolo e Milano.
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La piazza principale del capoluogo regionale diventa così la vetrina dei cioccolato italiano. Circa una ventina di stand ospiteranno, il meglio della produzione italiana. In particolare 13 cioccolatieri si occuperanno di far degustare e spiegare i segreti del loro lavoro oltre che vendere le loro specialità regionali a base di cioccolato, ad un costo agevolato.
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L’iniziativa, che ad Aosta è promossa dall’Assessorato comunale alle Attività produttive, sarà affiancata, domenica 2 novembre, sempre in piazza Chanoux, da una castagnata di beneficenza organizzata dal Comité de Saint-Martin de Corléans. Il ricavato della vendita delle castagne sarà devoluto alla Lega Italiana contro i Tumori.
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“L’evento - ha spiegato l'assessore alle Attività produttive Bruno Giordano – oltre ad abbinare un importante momento di solidarietà, ci permetterà sia di portare turisti ad Aosta, data la grande pubblicità che è stata data alla kermesse, sia di promuovere la città sui media, Un rapporto qualità-prezzo che definisco ottimo”.
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